«Come ti chiami?»

Zack si girò di colpo e vide una ragazzina, tutta lentiggini, con un albero di note musicali ricamato sul maglione: «Zack».

«Quelli laggiù dicono che ammaestri ogni tipo di insetti e che ti fa compagnia un mostro che ha vinto cento combattimenti».

Zack arrossì. «No, non ammaestro gli insetti!  Ma ho con me un bombo, si chiama Leone e non so se combatte veramente».

«Io mi chiamo Cleo e questo è Silver», la ragazzina mostrò la gabbietta con dentro la sua iguana. «Questa è una piccola iguana. È un’iguana nana».

«E cosa fa di bello un’iguana nana?»

«Si addormenta quando sente un pericolo».

«Beh, se Silver si addormenta significa che c’è un pericolo e se c’è un pericolo abbiamo il tuo bombo da combattimento».

“Il treno sta per partire… tutti seduti ai propri posti” disse il capotreno, allora salii rapidamente sul treno e mi misi a cercare un posto, uffa, erano tutti occupati, tutti tranne uno, appena lo vidi corsi a prenderlo.

“Posso sedermi qui o state aspettando qualcuno?” chiesi educatamente.

“Si, puoi sederti è libero” mi rispose una ragazzina con le lentiggini che era seduta vicino a un ragazzino con il ciuffo scuro.

“Ciao io sono Anita” mi presentai.

“Ciao io sono Cloe e questo è il mio nuovo amico Zack”.

Vidi che Cloe teneva nascosto dietro alla schiena qualcosa, ma non capii cosa fosse e allora le chiesi: “Cos’hai dietro alla schiena?”

“Ah dici questo?”  mi chiese. “Lei è Silver, la mia iguana nana che mi ha imprestato mia sorella per il viaggio, la sua specialità è che si addormenta quando sente un pericolo”.

“E io, invece, ho un bombo, si chiama Leone” intervenne per la prima volta Zack.

“Io invece ho portato Kandinskij, il mio camaleonte che ti indica la strada quando ti perdi. Il mio camaleonte è lungo 20 cm. Con le sue zampe si aggrappa ad ogni cosa e, alcune volte, quando viene su di me mi pizzica. I suoi occhi si possono girare uno indipendentemente dall’altro e una volta mi è capitato di vederlo comunicare con me guardandomi con un occhio e intanto mettere a fuoco la sua preda con l’altro. È in grado di osservare l’ambiente circostante a 360°. Il mio camaleonte ha gli occhi verdi-marroni come i miei. Kandinskij ha una lingua lunghissima, una volta gliel’ho misurata, era lunga 26 cm. È in grado di estrofletterla molto velocemente, ed è cosparsa di una saliva particolarmente appiccicosa usata per catturare gli insetti. Non appena la preda viene colpita, viene ritratta e l’insetto viene rapidamente masticato dai suoi forti denti”.

Il treno era partito già da un quarto d’ora e, mentre parlavo, pensavo di essere noiosa e che non mi volessero ascoltare, ma poi Cloe mi chiese: “E cosa mangiano i camaleonti?” e quando mi pose quella domanda capii che erano interessati al mio racconto. “I camaleonti mangiano generalmente insetti, soprattutto locustemantidi e grilli, e le specie più grandi, di camaleonti, arrivano a nutrirsi anche di piccoli uccelli. Stranamente, però, la maggior parte dei camaleonti non mangia le mosche”.

Ci fu un attimo di silenzio come se tutti noi stessimo scrivendo nella nostra mente una tabella con tutte le informazioni sul mio camaleonte.

Poi ricominciai a raccontare “Il mio camaleonte muta il colore della pelle. Sembra che abbia la pelle verdolina ma in verità è trasparente e ha degli strati di cellule, sotto di essa, di colore giallo e verde. Il camaleonte riesce a cambiare colore grazie alla manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali o condizioni metereologiche o di luce.

Una volta mentre facevo i compiti vidi che Kandinskij non c’era più e quindi iniziai a cercarlo. Lo trovai in giardino che faceva la lotta con una lucertola e, mentre lottava, la sua pelle era cangiante, prima di un colore e poi di un altro, ma la cosa che mi colpì di più era che gli svariati colori erano tutti di tonalità vivace. Che arcobaleni i camaleonti!”.

Finito il discorso vidi i volti di Cloe e Zac: gli luccicavano gli occhi.

Alla fine Cloe aggiunse «Beh, se Silver si addormenta significa che c’è un pericolo e se c’è un pericolo abbiamo il bombo da combattimento di Zack e, se poi ci perdiamo, beh, c’è il tuo camaleonte, meglio di così!».

Aveva proprio ragione, meglio di così non poteva andare. 

S.S.

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